sabato 14 novembre 2009

NON MI PIACE FARE IL PRELIEVO DEL SANGUE PERCHE':

  • La sveglia è fissata per orari sulla cui esistenza ho sempre dubitato... tali "sette di mattina", "otto di mattina", che credevo fossero un'invenzione delle multinazionali del caffè e, invece, ho appurato che vengono davvero segnalate dagli orologi.
  • Mi piscio addosso. Il tutto nasce da un episodio traumatico della mia infanzia, in cui io, piccolino, feci pipì a casa, appena sveglio, trovandomi senza risorse idriche al momento in cui dovevo fornirle in ospedale. Il tutto corredato da mio padre, fuori dal bagno, che urlava in mezzo alle persone in attesa "cazzo, sbrigati, fai pipì, muoviti cazzo" e io, spaesato e in ansia, che me lo spremevo furioso ricavandoci anche un rene e una scarpa da ginnastica ma nemmeno una goccia di pipì. Ci misi due ore. Per evitare repliche, la tengo da secoli prima, arrivando al prelievo con l'aria rilassata di chi sta per rapinare una questura dei carabinieri.
  • Me ne tolgono a litri. E' triste vedere tutti quelli attorno a me che tornano dal prelievo con una o due boccette, mentre a me viene chiesto se per portarle al bancone ho bisogno di un montacarichi o mi accontento della carriola. Di solito l'infermiera comincia a prelevarmelo con un festoso discorso per distrarmi, ma dopo aver parlato dell'università, delle malattie, della gioventù, del tempo, del governo, della sua famiglia, del giorno del suo diploma, del fatto che il suo lettore dvd non funziona più e anche della perplessità sulla vittoria di Marco Baldini alla Fattoria 4, di solito cala il gelo per i restanti venti-venticinque minuti.
  • Le insinuazioni sulla mia età. Era già fastidioso a 8 anni sentirmi dire "ma cammina già questo campioncino" o "ma senti che bravo che è a parlare", dava fastidio sentirsi dire a 18 anni che loro coi bambini usano la farfallina per non fargli sentire male, ma non è il massimo neanche a 22 sentirsi consigliare di "andare a scuola, dopo il prelievo, che i primi anni di liceo non si può cominciare a fare assenze".
  • E' buio, fa freddo e uno non può neanche far pipì o la colazione. Non so cosa mi vesto a fare, sfatto per sfatto la prossima volta vado lì direttamente in pigiama.
  • La gente in coda vuole fare salotto. Idiota, ti sembra che siamo in coda per il concerto della Pausini o per farci prelevare il sangue? Di cosa dobbiam parlare, dell'RH positivo e di quella volta che uno è morto perchè gli han bucato l'aorta? Lasciami in pace, che è notte fonda.
Tornato a casa, ho fatto colazione e mi sono riaddormentato finchè è arrivata la mattina. Le 11.45, per essere precisi.

4 commenti:

  1. E' veramente odioso doversi alzare all'alba e non poter far nulla: non puoi fare pipì, non puoi mangiare, non puoi bere a parte della semplice acqua cristallina altrimenti le analisi ti vengono sballate. Come ti capisco :( l'unica cosa che mi spingeva da bambino a farlo senza piangere era che dopo il prelievo c'era l'abbuffata alla rosticceria di arancini e patatine seguita dal regalo di un giocattolo da me preventivamente scelto :D

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  2. Povero Ale :D
    Da noi per fortuna la provetta te la fanno riempire a casa :S
    E poi, ma come fanno a prenderti per un liceale?? XD

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  3. Alettì, tu vedi l'intera situazione dalla prospettiva sbagliata : tu sarai sempre e comunque più giovani degli anni che dimostri, agli occhi della gente. Ora come a 50 anni, sarai sempre un giovincello...pensa a quelli brizzolati già a 22 anni che non sanno più come nascondere i capelli bianchi ^^
    La cosa che mi viene sempre rimproverata durante i prelievi di sangue è il fatto che fisso l'ago ed il prelievo durante tutto il tempo : le infermieri mi intimano sempre, rabbiose, di non guardare per paura che svenga...non capiscono, invece, che sono semplicemente curioso di vedere come funziona :D

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