Escludiamo per un attimo tutti i sacrosanti discorsi che inquadrano il Grande Fratello come il peggio della decadenza della spazzatura televisiva, provando solo a vederlo come gioco-competizione in cui diverse persone si contendono le preferenze del pubblico per vincere il premio in palio eliminandosi l'un l'altro. Non è così, è tutto deciso a tavolino etc. etc. Ma non è questo il punto del post.
Il punto è che anche ora, nel 2010, la bestemmia costa l'espulsione. Ed è buffo constatare che l'identico concorrente espulso per bestemmia non fosse invece stato espulso in occasione dell'altrettanto buffa frase (detta però in tono serio): "i miei idoli sono Totò Riina e Provenzano", che trovo quantomeno più offensiva di un "in culo a cristo" detto come sinonimo di "andare in culo ai lupi" o "in capo al mondo". Sarò un integralista, ma non vedo come qualcuna possa sentirsi più offeso per un'imprecazione rivolta a qualcuno della cui esistenza non si è certi, sorvolando su frasi e atti ben più gravi, che spesso offendono persone fisicamente reali e di comprovata esistenza, magari già morte...
Non riesco a immaginare neanche come ci si possa sentire offesi quando questa bestemmia parte da una persona volgare, ignorante e con grossi problemi. E' un po' come il discorso dei crocifissi: se credo, non ho bisogno di imporre la presenza del crocifisso al mondo. Se ho bisogno di imporre probabilmente non sono certo della mia Fede. Pure qui: chissenefrega se insulta il mio Dio, non è degno nemmeno di pensarlo, figurarsi come potrebbe offenderlo. Non dovrebbe essere questo il ragionamento di base?
La bestemmia è un insieme di parole convenzionali, nè più nè meno come "porco cane". Se ritenessi il cane (o il maiale) un animale sacro dovrei ritenermi offeso? E chi le decide queste cose? Perchè vengono tutelati solo i diritti di una percentuale sempre in calo di cattolici? Perchè una frase come "i froci mi fanno schifo" non è passabile di squalifica o pubblico sdegno, ma passa addirittura come "lecita opinione"?
Non riesco a immaginare neanche come ci si possa sentire offesi quando questa bestemmia parte da una persona volgare, ignorante e con grossi problemi. E' un po' come il discorso dei crocifissi: se credo, non ho bisogno di imporre la presenza del crocifisso al mondo. Se ho bisogno di imporre probabilmente non sono certo della mia Fede. Pure qui: chissenefrega se insulta il mio Dio, non è degno nemmeno di pensarlo, figurarsi come potrebbe offenderlo. Non dovrebbe essere questo il ragionamento di base?
La bestemmia è un insieme di parole convenzionali, nè più nè meno come "porco cane". Se ritenessi il cane (o il maiale) un animale sacro dovrei ritenermi offeso? E chi le decide queste cose? Perchè vengono tutelati solo i diritti di una percentuale sempre in calo di cattolici? Perchè una frase come "i froci mi fanno schifo" non è passabile di squalifica o pubblico sdegno, ma passa addirittura come "lecita opinione"?