sabato 28 febbraio 2009

I LOVE SHOPPING



In una parola "superfluo". Perchè è l'elogio del superfluo, da parte di questa deliziosa quanto stupida protagonista che fa di tutto per riempire di vestiti, oggetti e accessori la sua casa e la sua vita. A tratti tremendamente scontato, a tratti esilarante, è tratto (gioco di parole voluto) da un libro (o dall'intera collana, non ho capito) che è stato un indiscusso trionfo editoriale. Il film si fa guardare, forse un po' lunghetto (quasi due ore) per essere una commedia senza pretese, visto che non veicola nessuna morale del tipo "l'importante è ciò che si è dentro". Qui l'importante è una buona commistione tra ciò che si è fuori e ciò che si è dentro, alcune situazioni troppo forzate non giovano al film, alcune gag sono fantastiche. L'aspetto indubbiamente più geniale è quello dei manichini capaci di prendere vita al passaggio della protagonista davanti alle vetrine, chiedendole di entrare e tentandola, nella via peccaminosa dello shopping compulsivo.
Voto: 6,5

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