lunedì 7 settembre 2009

NON HO NIENTE CONTRO I MANCINI

Io non sono razzista. Sono solo sincero e do voce al pensiero della stragrande maggioranza delle persone. Si fa un gran parlare, in sti giorni, dei cosiddetti "diritti ai mancini", o "non destrorsi", per usare un'espressione che fa tanto politically correct. La discussione, animata da dibattiti tv dove il mancino di turno va a dare spettacolo in qualche programmino di serie Z, nasce naturalmente dagli episodi di violenza in cui sono stati feriti due mancini che si stavano tenendo per mano (così dicono... chi lo sa se si stavano solo tenendo per mano...). Da quell'aggressione ne sono susseguite altre, più o meno gravi, più o meno ingigantite dalla stampa che ora si scandalizza in difesa di questa minoranza. Ora, io ho tantissimi amici mancini, però loro non avvertono tutto questo bisogno di farsi vedere, di urlare al mondo "ehi, io sono mancino, io scrivo con la mano sinistra", facendo inutilmente scandalo (magari davanti ai bambini, che poi chi glielo spiega che la normalità sarebbe quella di scrivere con la destra, se hanno davanti esempi di questo genere?). I miei amici mancini (persone fidate quanto discrete) sono più intelligenti di quella massa di cretini che vanno ai Left Pride urlando con la loro mano bene in vista, con slogan francamente imbarazzanti e portavoce politici altrettanto sopra le righe. Perchè i mancini non possono essere come noi destri? Io non sono sinistrofobo, ci mancherebbe, però se la società ti richiede un minimo di ritegno, limitati a stare a casa tua a fare certe cose, non andare in giro a scribacchiare per strada con la sinistra solo perchè va di moda... poi perlomeno non lamentarti se qualcuno te la fa pagare. Non giustifico la violenza, per carità, però è normale che si voglia difendere l'ordine naturale delle cose... Se fossimo tutti mancini a questo mondo come si vivrebbe? Dio ci ha dato due mani: una per scrivere, mangiare e fare tutte le cose, l'altra per tenerci in equilibrio. Pensate che tragedia averne uno in famiglia. Meglio un figlio ladro o delinquente, che mancino.

Sono stufo. Stufo di questa italietta omofoba. Inutile dibattito in tv dove si tira fuori il discorso del pudore, dello "stare a casa propria" e dell'esibizionismo, per giustificare gli attacchi omofobici. Oggi ho discusso con un amico gay, il classico "anti pride" e "antichecche". Parlava di cose che non conosceva, esattamente come tutti gli ignoranti, i violenti, i razzisti. Ma se i primi nemici all'interno della comunità gay sono i gay stessi, che speranza si ha di ottenere qualcos? Cosa si può fare per cambiare le cose? Ditemelo davvero: cosa si può fare per cambiare le cose?

2 commenti:

  1. Hai perfettamente ragione. Noi possiamo fare solo una cosa: essere noi stessi sempre, nel privato come nel pubblico.Sostenere che esiste un tipo "giusto" di gay è come sostenere che esiste un solo tipo giusto di uomo.Già, perchè noi siamo prima di tutto uomini, persone, poi solo "accidentalmente" maschi, femmini, alti bassi, mancini, destrorsi, etero e gay, etc.
    P.S. Hai perfettamente ragione anche nella critica alle nostre (?) associazioni: meglio fare senza e rappresentarci da soli.

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  2. io sinceramente non mi riconosco nemmeno con le "nostre" associazioni.. un detto diceva "Dagli amici mi guardi Dio che dai nemici mi guardo io".....

    senza scomodare Dio oggi giorno si potrebbe benissimo dire dagli amici mi guardo io e dai nemici pure.

    ammettiamolo siamo soli la fuori, le associazioni ci tutelano poco e nulla e in quanto ai politici lasciamo stare (sinistra o destra che siano)

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