venerdì 3 aprile 2009

TESI(NA)

Ieri pomeriggio ho avuto il primo colloquio con la relatrice per la tesi(na). Momento importante; sembra ieri la prima lezione di Generale I in cui vomitavo rane per il sonno (avevo preso il treno delle 6.36, capiamoci) e arrancavo alla ricerca dei primi volti amici esattamente come sembrano ieri i pomeriggi a cazzeggiare nei giardini. Tuttavia, tre anni volano ed è tempo di tesi. Questo non significa che mi sto per laureare, ma che devo pensare anche alla tesina oltre ai settecento esami che mi mancano. La tematica? Scontata. La censura da parte dei media degli atti di discriminazione a sfondo omofobico. Fissato oh, una sorta di Harvey Milk in salsa padana. Quello non è il titolo (ci mancherebbe), ma l'idea di fondo: vorrei semplicemente far notare (e schifarmi) di quanto passino sotto silenzio le notizie di aggressioni a gay sui giornali (e magari nei telegiornali, se riesco ad hackerare qualche archivio su internet) a cavallo degli ultimi governi. Scoverò cose imbarazzanti? Verrà na schifezza? Vincerò il pulitzer? Sarò rapito per mettere a tacere una scomoda verità (ossia che in ogni dark room c'è un ingresso segreto per le stanze di riunioni massoniche con l'intento di sovvertire l'ordine naturale delle cose)?

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