giovedì 11 agosto 2011

PER LORO UN CLICK, PER ME UN FUCK

Come ho accennato qualche post or sono, il mio vecchio blog (quello su msn, poi diventato Live Spaces, poi diventato DioSaCosa.com) è andato perso, del tutto, per sempre, irrimediabilmente, senza possibilità di tornare indietro (ok, lo sto facendo di nuovo...). 

Live Spaces è diventato Wordpress, e ha dato ai suoi utenti una finestra temporale di un mesetto circa, lo scorso marzo, per "battere un colpo", confermare di essere ancora vivi e trasmigrare tutti allegramente su Wordpress. Non una mail, non un avviso che andasse oltre il loro sito ufficiale, che, come potete immaginare, non è esattamente la mia homepage. Persa quella finestra, perso tutto. Io, che, beata innocenza, non mi sono accorto della cosa fino a qualche settimana fa, non posso fare più nulla. Il mio primo blog, quello dove ho parlato di me dal 2005 al 2009 (quando mi son spostato qui su Blogspot, per intenderci), non c'è più. I link che trovate qui a destra - ma che tra poco toglierò, vista l'inutilità - non portano più da nessuna parte. Nemmeno quelli della sezione "Io rileggerei" - che andrà cambiata mettendo i menopeggio di questo-blog-qui, suppongo. Quasi quattro anni di diario virtuale di vita, persi.

E c'era tutto, in quel blog lì. C'ero io, alla fine del mio quarto anno di liceo, tutto colorato e bimbominkioso, mezzo etero mezzo bisex mezzo represso mezzo confuso (quindi un 25% più che mezzo), alle prese con le begucce coi compagni di classe. C'era la mia prima cotta, la gita di quinta, la notte prima degli esami, il mio test d'ingresso in università, le mie prime ossessioni per dei ragazzi, i viaggi più significativi della mia vita, le riflessioni di un adolescente in crescita e in accettazione, il mio primo appuntamento, il mio primo bacio. Tutto. C'era tutto, lì. 

C'erano i racconti più belli, i post scritti meglio, quelli che mi han davvero cavato lacrime dagli occhi mentre li scrivevo. C'erano i primi passi nel mondo della scrittura, c'era un'evoluzione di un bambino che diventava ragazzo che diventava quello-che-sono-adesso imparando a scrivere a raccontarsi. 

Ora, c'è un errore 404. 

5 commenti:

  1. Mi spiace per il tuo primo blog che, per fortuna avevo letto interamente un paio di anni fa. Certo deve essere proprio brutto veder sparire anni di scritti senza aver possibilità di recuperarli, e meno male che dicono che Internet non dimentica....

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  2. Da persona che, se potesse, conserverebbe ogni cavolata scritta sin dal giorno in cui ha cominciato a ricopiare le lettere dell'alfabeto su di un quadernetto, posso comprendere la grande frustrazione...
    Comunque, se la cosa ti può consolare, sappi che in una delle primissime occasioni in cui misi piede in questo blog, la mia attenzione fu attirata da alcuni dei vecchi post suggeriti nella sezione "Io rileggerei", in particolare da "Inadeguatezza", dove descrivevi nel modo forse più efficace uno dei miei stati d'animo più caratteristici, e proprio per questa ragione ne avevo ricopiato il testo salvandolo su word... l'ho appena riletto ;-)

    p.s. non è che me lo sono rivenduto come mia opera, eh! :D

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  3. hai provato a mandare una mail a live space o wordpress che sia? magari, pur dicendoti a te che il blog è stato cancellato, l'hanno mantenuto ancora un po nei loro server, provare non costa nulla :)

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  4. Grazie per i commenti :) Mi fate sentire meno assurdo per essermi disperato su sta cosa

    Anonimo: ho scritto a Wordpress e mi ha detto di scrivere a Microsoft.. un po' generico insomma, se qualcuno trovasse un indirizzo mail a cui posso scrivere riferisca pure, ogni aiuto è ben accetto :)

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  5. Ma poi hai risolto? Perchè con i feed secondo me qualcosina recuperi... certo, ormai il sito è andato, ma perlomeno i post li potresti copia-incollare da qualche altra parte.

    http://www.google.it/reader/view/#stream/feed%2Fhttp%3A%2F%2Falessandro223bis.spaces.live.com%2Ffeed.rss

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