martedì 29 giugno 2010

SEASON ENDING

Con colpevole ritardo (ma ricordiamoci che io sono sempre sul pezzo e a tal proposito state tranquilli che 'sto Millennium Bug non penso sarà niente di che, al massimo sistemeremo gli orologi a mano) parlo dei finali di stagione dei telefilm da me seguiti nel corso dell'ultimo anno.

Non posso non partire da Lost, fenomeno mediatico, telefilm del decennio il cui capitolo conclusivo si è fatto attendere con ansia fin dalla conclusione del primo episodio. Come ho già detto ho avuto un rapporto particolare con Lost: nei primi 5 anni non l'ho mai seguito, guardando qualche puntata a sprazzi e leggendo qualche riassunto e opinione in giro per il web. Praticamente me lo sono rovinato. Poi, un mesetto prima della partenza della sesta stagione in america, ho cominciato a vedermi tutte le puntate dalla prima. Fu immediato amore, in meno di due mesi ho recuperato tutto rimettendomi in pari e gustandomi, settimana dopo settimana, la sesta e conclusiva stagione. Guastata da un inizio un po' azzardato, con alcune puntate francamente superflue, dall'ottavo episodio in poi la sesta stagione di Lost decolla fino alla grandiosa conclusione. Trasmessa in diretta alle 6 di mattina in contemporanea con la west coast, ho deciso di farmi la levataccia per vederla. Nonostante la lingua, ho capito il finale prima di certa gente che non l'ha capito nemmeno dopo la versione italiana. Bel finale, che è riuscito a sorprendere nonostante le mille ipotesi che si erano fatte, pura poesia. Spiritualità, ma anche azione, per un finale che non mi ha deluso per niente. Chi voleva che gli fosse spiegato tutto, per filo e per segno, semplicemente non ha capito Lost o l'ha guardato con lo spirito sbagliato.

Gran finale anche per la seconda stagione di Fringe, creatura della stessa mente alla base di Lost, che ha nettamente migliorato la sua storyline rispetto alla prima edizione, già ottima. Come fu per l'anno scorso, Fringe ha proposto un finale in cui, di colpo, sembra di finire in tutt'altro telefilm, stravolgendo tutto. Anche grazie a degli attori immensi (John Noble su tutti), Fringe è quell'anti-Lost che non ti aspetti, che offre storyline sempre originali e spunti spesso superiori a quelle del cuginetto della Fox.

Glee, dal canto suo, mi aveva già conquistato prima dell'interruzione di metà stagione. La seconda parte della stagione non è stata all'altezza della prima, decisamente. Il finale di stagione, però, ha recuperato di brutto. In fondo non è la trama, il valore aggiunto del telefilm, quanto piuttosto le canzoni. Se le canzoni sono belle, la puntata è bella, altrimenti al termine dei 40 minuti ti senti un po' defraudato. Resta il telefilm sorpresa di quest'anno, con attori/cantanti/ballerini davvero eccezionali, il responsabile casting andrebbe pagato tanto oro quanto pesa.

Bene anche Desperate Housewives, che si è ripreso da una pessima quinta stagione con una buona sesta. Niente di che il finale, che risolve alcune questioni rimaste irrisolte in pochi secondi. Ma anche questo è DH. Ottima l'idea del cliffhanger finale, che incuriosisce per la prossima settima stagione.

Discreto Gossip Girl, che cala rispetto ai livelli (non certo elevatissimi) delle prime due stagioni. E' praticamente un troiaio, tutti vanno con tutti, vestono vestiti costosissimi (e kitsch) e occupano inutilmente le loro vite vuote. Il trionfo del superfluo, ma ci può stare.

Capitolo a parte (in negativo) merita FlashForward. Iniziò come il nuovo Lost, ma una tale responsabilità non la puoi dare ad un protagonista principale espressivo come il mocio vileda. Mark Benford è stato, secondo me, l'errore più grosso dei produttori, che si sono persi via dopo un buon concept iniziale. Il cliffhanger finale, enorme e costosissimo, oltre ad essere bellissimo, è altrettanto pateticamente inutile. Nessuna rete riporterà in vita FF per una seconda stagione. Bei propositi, buttati via.

1 commento:

  1. d'accordo praticamente su tutto.. Glee inizio strafigherrimo seconda parte deludente.. flashF. iniazat stupendamente e continuato indecentemente... quel protagonista è da mandare in esilio fino alla fine della sua vita, e infine Fringe: inziato in maniera carina.. alla sesta puntata mi ha iniziato a stancare, abusano della fantascienza e la protagonista è sugli stessi livelli di quello di Flashforward.. per il resto LOST.. unico solo ed immenso!

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