domenica 13 giugno 2010

RIASSUNTO DELLE PUNTATE PRECEDENTI

Sono sostanzialmente sparito dalla circolazione perchè ho preparato un esame - l'ultimo esame, Grafica - e la tesi - l'unica tesi - e dovevo cercare, ove possibile, di ridurre le distrazioni al minimo sindacabile.

Per quanto riguarda l'esame, si trattava alla fine di un argomento trito e ritrito. In fondo, il primo tentativo d'appello (orale) lo diedi a luglio 2008 (luglio 2008!). Studiai i tre libri, attesi dalle 9 di mattina il mio turno, che arrivò puntuale alle 19.30, per un esame che recitò, più o meno, così:

D: "Chi ha disegnato il logo della Fedex?"
R: "Emh oddio... se vuole glielo posso spiegare, chi l'ha disegnato non lo s..."
D: "Bene, oltre il 20 non possiamo andare. Data della stampa a caratteri mobili?"
R: "Oddio... ma... eeeh... mille... quattroc..."
D: "Si ripresenti la prossima volta".

Era il mio primo orale, un trauma infantile, praticamente. Il suddetto esame è passato poi in forma scritta, con la sensatissima modalità de "tre domande, una per libro", praticamente o sai a memoria tutto il libro dalla data della prima ristampa alle greche della copertina o ti scordi di passarlo. L'ho dato una volta, ritirandomi dopo aver letto le domande. Qualcosa tipo

1) Parliamo di Armando Testa (uuuh, la so!). Con quale marca di champagne festeggiò l'arrivo del capodanno 1950?
2) I colori nelle presentazioni (uuuuh, la so la so!). Qual è il mio colore preferito e quale episodio della mia infanzia mi ha fatto propendere per questa scelta?
3) La Grafica Editoriale (la sooooo la soooooooo!). Quale dei miei studenti scelse questa domanda dopo che gli lasciai la libertà dell'argomento a scelta e che marca di scarpe indossava quel giorno. Rispondete in greco antico scrivendo dall'alto verso il basso.

Nemmeno lo scritto successivo andò granchè bene (= bocciato) e il resto è storia nota: perdo l'anno, vado fuori corso, pago l'intero anno di tasse universitarie, posticipo la laurea, resto un anno a grattarmi.
Il 10 giugno, finalmente, rido l'esame e, a sorpresa, i due mesi in cui non faccio altro che leggere quei tre fottuti libri servono a qualcosa: 25. Esami finiti.

La tesi, di per sè, si è preparata da sola. Il tema l'ho scelto quasi un anno fa, quando andai per la prima volta dalla relatrice che si mostrò entusiasta. 45 minuti di dialogo in cui passammo dal tema della mia tesi al femminismo, passando per il governo italiano, Berlusconi, il Grande Fratello, i giochi su internet, i telefilm e la lesmaniosi del suo cane. Entusiasta e contenta del nostro essere conterranei (stessa città, la paludosa, piana, nebbiosa e polentosa patria di Trota Bossi), mi accoglie sotto la sua ala materna (o fraterna (sorerna?) vista l'età) e si entusiasma con me per la tesi.

Poi, vuoi l'esame di cui sopra che mi ha fatto slittare mese dopo mese, anno dopo anno, l'entusiasmo si è perso. Se al terzo incontro già si mostrava insofferente, siamo arrivati ad una revisione in cui alla mia domanda "ma posso mettere le foto nella tesi?" lei rispondeva, con l'aria di chi preferirebbe assistere alle repliche di Robot Wars su TeleLombardia, "mah, io non l'ho mai visto fare, ma tanto ormai..."

Presumibilmente, quindi, si tratta della peggiore tesi mai scritta. Poco importa, una volta rispettate le ultime scadenze burocratiche sarò ufficialmente dottorino. E soprattutto potrò dare fuoco a quei tre FOTTUTISSIMI libri di merda. Amen.

3 commenti:

  1. La cosa più importante é essere arrivati alla laurea! Complimenti!

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  2. Rispondete in greco antico scrivendo dall'alto verso il basso. XD

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  3. Ben fatto Ale...!! in bocca al lupo per la presentazione! :)
    un abbraccio
    Mary

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