mercoledì 17 marzo 2010

ALICE IN WONDERLAND


Partivo con tutte le aspettative sballate. Aspettavo questo film da più di sei mesi, amando il genere di Tim Burton (Fabbrica di Cioccolato e Sposa Cadavere su tutti) e il cartone Disney più di ogni altra cosa. Tuttavia, non essendo andato a vederlo durante la prima cinematografica riservata agli attori a New York, mi son dovuto sorbire qualche commento spoileroso e perfino qualche stucchevole link di Facebook che mi ha rovinato perfino gli unici dialoghi decenti. Il comun denominatore generale, però, era la delusione dell'enorme aspettativa: sostanzialmente ci si aspettava un capolavoro che non è arrivato. Non facendomi influenzare particolarmente dalle anticipazioni, ho provato ad andare a vederlo provando a resettare la mente e giudicando a partire da zero. Non ce l'ho fatta, davvero, siamo andati oltre le più nere previsioni: che delusione immensa. Ma soprattutto, che è sta roba? Nessuna atmosfera "cupa e inquietante" in stile Burton, nessuna introspezione dei personaggi, perfino dialoghi sconfortanti, che parevano buttati lì davvero per creare 4 ridicoli link per il social network di cui sopra. Il 3D non parliamone, anche perchè l'ho visto in 2D: due scene chiaramente messe lì per risaltare il senso della profondità che in tutto il resto del film viene dimenticato totalmente.
Non aspettatevi nessun collegamento col cartone, di cui il film si propone di essere una sorta di sequel, visto che Alice, che dell'originale conserva solo l'antipatia ma senza riuscire a suscitare la minima pena, è cresciuta ed è al suo n-esimo ritorno. Sorvoliamo pure sui nomi dati agli animali e ai luoghi, perchè Lewis Carol si sarà rivoltato nella tomba, sentendoli. Cappellai matti che diventano protagonisti per il solo fatto di chiamarsi Jhonny Depp, storie completamente stravolte, con draghi, spade da conquistare, regine bianche e regine rosse (per non dire nere), due regni avversari, il bene contro il male, la vittoria finale del bene (e non è uno spoiler, è un'inutile ovvietà) e il ritorno a casa della protagonista, che nel frattempo è cresciuta. No, davvero, se avessi voluto vedermi Il signore degli Anelli mi sarei preso un caffè prima di andare a vederne il secondo capitolo o sarei addirittura andato a vedermi il terzo, io volevo vedere Alice. E un film di Tim Burton.

Voto: 5


7 commenti:

  1. Quoto su tutto. Ottima recensione!

    Un film freddo e, per di più, il 3D è inesistente.

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  2. Perchè il cappellaio matto che invece è di una lucidità incredibile?!?! Ne parliamo? Direi film assolutamente piatto e inconsistente. Non ti rapisce e non lascia granchè...E la Deliranza?!?!...che durava tre secondi e manco quella è riuscita a dare al cappellaio una connotazione "folle"...Bah...delusione...
    Ciaooo

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  3. come non essere daccordo... sono andato a vederlo lunedi con Stefano... trama lenta e fiacca.

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  4. pensavo stesse antipatica solo a me sia la prima che la seconda Alice..cmq concordo in pieno su quello che hai detto. delusione.

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  5. Delusionissima anche per me. Mesi e mesi di attesa, di anticipazioni, di annunci, di aspettative (un nuovo film dello stesso regista de La sposa cadavere)... e poi... un filmetto, di quelli che escono direttamente in DVD perchè al cinema non gli andrebbe a vedere nessuno.

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  6. Fratellino diciamo che sei stato pure troppo buono con quel 5.

    Io lo definirei insulso ed inutile.

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  7. Io non l'ho ancora visto perchè volevo finire il libro ma a questo punto forse non vale nemmemo correre + di tanto per leggerlo!!!!!

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