domenica 23 agosto 2009

THINKING CHAIN

Il ritorno dei miei dalle vacanze d'agosto coincide solitamente con la fine delle vacanze percepite. Averli sul collo mentre siamo vicini agli esami non è propriamente il massimo, ma neanche avere il frigo vuoto e cenare da McDonald ogni due sere lo è. Perlomeno per il fegato.
Dove sono stati? In Spagna, patria della libertà personale, patria ideale per l'intera comunità gay (che in sto periodo starebbe meglio in un bunker iraniano che in Italia).
E' notizia di questi giorni l'ennesimo pestaggio a stampo omofobo a Roma, nei pressi del Gay Village. Auguro al delinquente assalitore una morte atroce e dolorosa, visto che sono contrario alla pena di morte ma favorevole all'augurarla a destra e manca. Il mio pensiero è volato subito ad Ale e Lolò, che sono di Roma e sarebbero potuti essere al Village. E' assurdo il fatto che si debba avere paura di manifestare i propri sentimenti perchè uno squilibrato qualsiasi potrebbe spedirti all'ospedale o nell'edificio là accanto.
A proposito di Ale e Lolò, a cavallo di Ferragosto da queste parti si è passati giornate splendide in compagnia di tutti i romanelli (anche Simone, Luca, Sim, Daniele e Davide) e di due specialissimi romagnucci: Ric & Fil (per l'occasione rinominati "Ficcardo", che è parsa da subito una crasi fantastica). Il serale a Gardaland, il cinese a Sirmione, l'ultima serata a Desenzano... sono stati momenti stupendi, che han reso molto più difficile del dovuto i momenti dei saluti. Abitare distanti è una rottura di palle, lo so e l'ho sempre saputo.

1 commento:

  1. Concordo Alino... la distanza è una noia... ma in un futuro non lontano ci incontreremo di sicuro... qui ci sono piani....

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