domenica 7 giugno 2009

16 AGAIN

Una nuova esperienza, ieri sera, per non farsi proprio mai mancare niente. Nella classica serata "pizza-e-dopo-boh", abbiamo deciso di farci affascinare dal progetto della sorella minore di una nostra amica, avventurandoci in una discoteca relativamente scrausa in un paese di provincia.
Nessuna aspettativa, nessuna garanzia (e nessuna malattia, nessuna guarigione, già che ci siamo): dopo 8 ore di viaggio, a causa di qualche infinitesimale problema (loro, dei giovanotti) alla pompa della benzina e qualche altro sulla lettura del navigatore (sempre loro, ci tengo), il corteo alle loro calcagna si è concluso con l'arrivo in questa fantomatica discoteca. Serata afro - e già brividi in ogni dove. Qualcosa che non va, però, lo si nota subito: all'entrata del locale solo giovani. E dico giovani giovani, 15-16 anni, tamarri da far sembrare Marilyn Manson un frate cappuccino e troioni a coscie al vento che avrebbero fatto sfigurare anche Ilona Staller dopo lo "stop, buona questa scena". E fin qui niente di diverso da uno spaccato di vita gggiovane descritto da Federico Moccia; il problema nasce dal fatto che in quella discoteca si sarebbe poi ritrovato lo stesso identico target di ragazzi (il più grande credo fosse il barista, sui 23), mischiandolo ad una struttura veramente brutta e fatiscente (mai visti bazar per la vendita di braccialetti e gazebi con panini e salamine in un posto dove in teoria si dovrebbe ballare e bere).
Grossa delusione anche per i 10 euro all'ingresso (i peggio buttati della mia vita), per la non consumazione non compresa, per la musica più brutta della mia vita (in compenso gli adolescenti, perfettamente a loro agio, pestavano gioiosi per terra come se stessero vendemmiando l'acciaio), per le loro faccette da chi si crede il re del mondo ma che due ore dopo dovrà essere venuto a prendere dalla madre assonnata e nervosa.

Ma una volta 'sti posti non aprivano di domenica pomeriggio?

PS: per concludere la serata, assonnato, sono stato affiancato al semaforo da un uomo di mezza età che mi guarda ed esclama, a finestrini abbassati: "complimenti oh, sei proprio intelligente". Prego? Scusi perchè?
Riparte e si ferma al semaforo successivo, facendomi di nuovo cenno di affiancarlo.
Sembrano quegli indovinelli senza soluzione. Quindi che voleva? Dovete sapere che
A) (purtroppo) non gli avevo tagliato la strada
B) non posso assicurare che non fosse ubriaco
C) non ho bandiere arcobaleno (purtroppo) sul parabrezza
D) aveva una macchina brutta
E) erano le 2 di notte ed era solo in macchina. Che forse la chiave è quella.

1 commento: